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MIETITREBBIATRICI
La
mietitrebbiatrice viene infatti impiegata per la raccolta di un grande numero
di colture (quali il frumento e i cereali minori, il riso, il mais, la soia e
altre leguminose da granella, il sorgo, il girasole, il colza ecc.). La sua
capacità di lavoro operativa nel caso del frumento si assesta attorno alle 6-7
t/h per 100 Kw di potenza installata.
Nella sua
versione convenzionale la mietitrebbiatrice ha la seguente configurazione:
- UNITÀ MOTRICE,
comprendente la struttura portante, il motore, la trasmissione e gli organi di
propulsione;
- TESTATA,
intercambiabile in funzione del tipo di prodotto da raccogliere;
- organi
operatori, comprendenti i sistemi di TREBBIATURA, di SEPARAZIONE della
granella dalla paglia, di PULIZIA, di recupero del prodotto non trebbiato, di
movimentazione ed ACCUMULO DELLA GRANELLA nel serbatoio;
-
CABINA, in grado
di offrire il necessario comfort all'operatore, e provvista di dispositivi di
controllo e di regolazione delle diverse funzioni della macchina.
-
Schema di
mietitrebbiatrice: il prodotto viene tagliato dalla testata (con aspo in
rosso), raccolto verso il centro dalla coclea, elevato agli organi di
trebbiatura (battitore = secondo tamburo trasversale sotto la cabina),
inviato agli organi di separazione (in questo caso i due tamburi ruotanti
longitudinali) per poi cadere sugli organi di pulizia (crivelli in grigio);
da qui, tramite coclee ed elevatori viene inviato al serbatoi bianco che sta
dietro alla cabina. |
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La TESTATA
STANDARD è in genere quella da frumento (utilizzabile anche per tutti i
cereali minori, il riso, il colza, la soia ecc.) ed è costituita da una barra
falciante. Sopra la barra ruota l'aspo abbattitore che deve accompagnare le
piante sulla lama e verso l'interno della testata evitando che cadano anteriormente. Un convogliatore a coclea fa affluire le
piante al centro della testata, dove vengono afferrate da appositi diti
retrattili e fatte affluire verso l'interno della macchina mediante un
trasportatore - elevatore.
La testata è
provvista di pistoni idraulici che permettono di sollevarla, e anche di
regolarne l'altezza in fase di lavoro. Ciò è importante soprattutto per
raccogliere cereali allettati, quando cioè bisogna tagliare molto basso.
Testata convenzionale
da frumento con barra falciante e aspo |
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La testata da
mais è invece a file (da 4 a 8), delimitate da spartitori carenati, all'interno
dei quali si trova una coppia di rulli mungitori scanalati; questi afferrano le
piante e le tirano verso il basso, staccando le spighe in corrispondenza di una
lamiera orizzontale, mentre le piante rimangono in campo. Le spighe vengono poi
fatte affluire verso l'interno da una coppia di catene dentate (anch'esse con
velocità di poco superiore alla Ve). Alcune testate sono provviste di un
trinciatore sotto ai rulli, che permette di trinciare gli stocchi senza
ulteriori passaggi.
La testata da
soia è caratterizzata da una barra falciante flessibile (per adeguarsi alle
irregolarità trasversali del terreno) e flottante (per adeguarsi alle
irregolarità longitudinali).
Per il girasole
si possono usare testate da frumento (l'aspo però tende a sgranare) o da mais.
Esistono kit adattabili alle testate da frumento, consistenti in barre copridenti
(dell'aspo) e spartitori da montare anteriormente alla barra falciante.
Infine, per la
trebbiatura di colture foraggere da seme, conviene eseguire preventivamente uno
sfalcio e un certo preappassimento, intervenendo poi con la mietitrebbiatrice
provvista di testata a pick-up (tipo autocaricante o FTC).
Gli ORGANI DI
TREBBIATURA, che operano il distacco delle cariossidi dai rachidi, comprendono
il battitore, rotore provvisto di barre trasversali, che ruota all'interno di
una griglia o controbattitore che lo
avvolge per circa 120°. La larghezza del battitore è in genere di 1 m / 3 m di
barra. In questo modo avviene anche in gran parte (circa il 60 - 70 %) la
separazione della granella dalla paglia. La trebbiatura avviene per attrito,
ed è tanto più completa quanto maggiore è la velocità del battitore e quanto
minore è la distanza battitore - controbattitore. Questi stessi parametri fanno
però anche aumentare le rotture di granella, e devono essere regolati
opportunamente. Esistono valori ottimali per ogni coltura riportati sul manuale d'uso della macchina e
che comunque vanno controllati e aggiustati in campo.
Schema di lavoro e
foro di un battitore convenzionale |
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Nel caso del mais,
può essere opportuno usare un battitore tamburato, mentre per il riso si
impiega un particolare battitore a denti (con controbattitore anch'esso a
denti).
La separazione
della granella dalla paglia deve essere completata dagli scuotipaglia, che
sono dei cassetti in lamiera, disposti longitudinalmente inclinati di 20 - 30°
e rivestiti superiormente da griglie. Sono fissati ad alberi a gomiti, che li
scuotono in modo da rimescolare la paglia facendola contemporaneamente
avanzare verso la parte posteriore della macchina, dove viene scaricata a
terra. La granella che passa attraverso la griglia scorre lungo i cassetti e
viene così convogliata al cosiddetto piano preparatore.
Gli scuotipaglia
sono 4 - 8 a seconda delle dimensioni della macchina; la superficie di separazione
deve essere di almeno 4 m2 per m di battitore. Se il flusso di paglia è
eccessivo, l'efficienza di separazione diminuisce e provoca perdite; può essere
utile alzare la testata (tagliando più alto) oppure (ad esempio su prodotto
allettato) è necessario ridurre la velocità di avanzamento.
Scuotipaglia
convenzionali: i 5 piani con rilievi e leggermente inclinati verso il fondo
della macchina, movendosi aventi e indietro e su e giù, provocano
l’avanzamento verso il fondo della macchina della paghia arrivata dagli
organi di trebbiatura. Il fondo degli scuotipaglia è forato e lascia cadere
la granella sui sottostanti crivelli .
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La granella
separata dal controbattitore e dagli scuotipaglia cade su un piano preparatore inclinato,
che regolarizza il flusso e lo invia ai crivelli. Questi sono due,
sovrapposti, del tipo a fori (che vanno cambiati a seconda della coltura) oppure
a lamelle (regolabili). Vibrano per effetto di un meccanismo ad eccentrici.
Fra il crivello
superiore e quello inferiore agisce un ventilatore, che asporta le particelle
più leggere (pezzetti di paglia, pula) lasciando cadere la granella, più
pesante.
Crivello ventilato |
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Al di sotto del crivello
inferiore, un trasportatore a coclea invia il prodotto al serbatoio.
Si possono avere
perdite ai crivelli:
- se il flusso è
eccessivo;
- se la paglia è
troppo frantumata;
- se il piano di
lavoro non è orizzontale (il prodotto si accumula sul lato più basso);
- se il
ventilatore ha portata eccessiva.
La capacità di
lavoro della macchina è condizionata principalmente dal massimo flusso di prodotto,
compatibile con il buon funzionamento dei dispositivi di pulizia e,
soprattutto, di separazione della granella dalla paglia. Al di sopra di un
certo flusso critico, gli scuotipaglia tradizionali non sono infatti più in
grado di lavorare efficacemente, per l'eccessiva altezza dello strato di
paglia, e tendono a provocare perdite che aumentano esponenzialmente
all'aumentare del flusso di prodotto stesso.
Per questo
motivo, è importante assicurare il corretto dimensionamento degli scuotipaglia
e dei crivelli, come già rilevato. Questo non è però facile per le macchine di
elevata potenza, perché comporta un elevato ingombro e riduzione della maneggevolezza.
Questi problemi
hanno stimolato notevolmente, durante gli anni '70, la ricerca di nuovi sistemi di mietitrebbiatura,
caratterizzati dalla sostituzione
degli scuotipaglia con organi di
separazione di tipo rotativo secondo due soluzioni principali:
-
l'adozione del
rotore a flusso assiale, suddiviso in due
settori con funzione rispettivamente di battitore e di separatore (Case International, Fiatagri MX ecc.);
Sulle macchine a
flusso assiale non esistono battitore trasversale e scuotipaglia, ma un unico
rotore (vedi schema) operante longitudinalmente rispetto alla macchina. La prima
parte del rotore funziona da trebbiatore, la seconda da separatore. |
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-
la sostituzione
degli scuotipaglia con una serie di rotori
(Claas CS, New Holland TF ecc.).
E’, ancora, il caso
della Claas Dominator già vista sopra. Gli scuotipaglia non esistono, ma si
hanno due rotori longitudinali che funzionano come organi separatori |
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Le cosiddette
"mietitrebbiatrici non convenzionali" hanno dimostrato di poter
funzionare assai bene, soprattutto sulle colture con poca "paglia", come
mais e soia, facendo rilevare una capacità di lavoro, per unità di potenza installata,
mediamente superiore rispetto alle macchine convenzional. Inoltre, dato il
minore ingombro degli organi operatori "non convenzionali", è stato
possibile realizzare modelli di mietitrebbiatrici di maggiore potenza, fino
ed oltre i 240 kW.
ULTERIORI
IMMAGINI
Mietitrebbiatrice
(Claas Dominator) al lavoro su orzo |
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Testata costituita da una
barra falciante con aspo abbattitore. La testata mostrata è fornita di un
sistema che le permette di seguire automaticamente il profilo del terreno |
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Macchina
autolivellante per il lavoro su terreni in pendio. Mediante sistemi idraulici
i due assali vengono regolati in modo da far mantenere agli organi di lavoro
interni alla macchina una posizione orizzontale. Altrimenti scuotipaglia e
crivelli non potrebbero funzionare correttamente accumulandosi il prodotto
lateralmente agli stessi a causa della pendenza |
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Elemento di
automazione introdotto sulla testata per far seguire alla macchina la
direzione più corretta e massimizzare la larghezza effettiva di taglio |
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Sempre più spesso i battitori
sono associati ad altri tamburi rotanti posti sia anteriormente, sia
posteriormente all’organo principale. Scopo del primo tamburo: trebbiare la
granella più facilmente sgranabile; del secondo: alimentare più efficacemente
gli organi di separazione |
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Immagini del rotore
CASE, la prima non convenzionale
apparsa sul mercato e quella che ha avuto più fortuna. Il rotore ruota
in senso longitudinale e non trasversale come nelle macchine convenzionali |
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Cabine di guida Claas |
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Cabine CASE |
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Particolari cabina
CASE |
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Lavoro in notturna |
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Foto 1 – CASE 2365 –
Macchina non convenzionale a battitore assiale |
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Fato 2 – Massey Ferguson 8680. Macchina convenzionale a scuotipaglia:
è più larga e ingombrante della precedente, ma tendenzialmente più flessibile
nella trebbiatura dei diversi prodotti |
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