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TIPI DI PRODOTTI FITOSANITARI
Le irroratrici sono macchine che distribuiscono il fitofarmaco in miscela
con acqua, polverizzandolo in gocce piuttosto piccole in modo da coprire una
elevata superficie per unità di volume d'acqua impiegato. I fitofarmaci sono
basati su dei principi attivi. Il principio attivo non è mai distribuito da
solo, ma viene opportunamente formulato ossia mescolato con additivi
specifici, quali:
-
-
inerti, solubilizzanti, emulsionanti ecc.: favoriscono la miscelazione con
acqua;
-
-
tensioattivi: aumentano la superficie coperta dalle gocce;
-
-
adesivanti: permettono una certa persistenza sulla vegetazione trattata;
-
- antideriva:
funzionano in maniera contraria ai tensioattivi, e favoriscono la confluenza di
più gocce in modo da evitare gocce troppo fini; sono necessari ad esempio nei
trattamenti aerei.
I fitofarmaci agiscono:
-
per
contatto: per essere efficaci debbono ricoprire uniformemente la maggior parte
della superficie esterna delle piante (effetto coprente);
-
per
effetto sistemico: debbono essere distribuiti solo in una quantità sufficiente
a far giungere alla piante una dose letale per il patogeno considerato (effetto
bagnante).
Oltre ai fitofarmaci può inoltre essere necessario distribuire i
fitoregolatori di crescita
Per le colture erbacee è necessario vengano impiegate macchine con elevata
larghezza di lavoro, in modo da incrementare la produttività del lavoro e
contenere il calpestamento. Per quelle arboree, la larghezza di lavoro è, nella
maggior parte dei casi, definita dalla distanza interfilare, mentre esiste il
problema di trattare tutta la chioma per la sua altezza e profondità.
Tipi di prodotto da distribuire e coltura da trattare, quindi, determinano
le caratteristiche funzionali della irroratrice da impiegare e ne condizionano
il disegno.
Di seguito, a titolo di esempio, sono riportati i periodi e la numerosità
dei trattamenti che debbono essere eseguiti per le colture erbacee. Per quelle
arboree, invece, i trattamenti sono in genere più numerosi arrivando, nel caso
del melo e della vite, anche a più di 20 nell’arco di 1 stagione.