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MACCHINE PER LA RACCOLTA DEL FORAGGIO PRATIVO DA DESTINARE  ALL’INSILAMENTO

    Unitamente alla fienagione in due tempi anche l'insilamento è oggetto di crescente attenzione da parte degli operatori, quale tecnica alternativa alla fienagione tradizionale, dal momento che consente di raccogliere e conservare una più elevata quantità di unità foraggiere per unità di superficie. Ormai accertata è la convenienza di procedere ad un preappassimento del foraggio in campo almeno fino a valori dell'ordine del 50-60% di umidità, anziché puntare sull'acidificazione indotta con aggiunta di acidi organici. In tal caso, il cantiere di raccolta si compone: dello sfalcio, meglio se a mezzo di falcia-condizionatrice; della ranghinatura; della raccolta. Analogamente alla fienagione in 2 tempi, si può per lo più evitare l'operazione di rivoltamento.

 

Durante la ranghinatura va accuratamente evitato l'inquinamento con terriccio, non solo per problemi di ordine zootecnico, ma anche perchè questo, a causa della sua azione tampone, peggiora l'andamento della fermentazione in silo. Risultano cosi più indicate le macchine ad un unico rotore e, in subordine, quelle ad aspo o a due rotori, mentre meno opportuno è l'impiego di ranghinatori a ruote folli.

 

Per la raccolta, discriminante risulta la scelta delle modalità di conservazione: in balla cilindrica o in silo convenzionale.

 

Nel primo caso, di diffusione molto recente, si ricorre all'imballatura del foraggio preappassito (35-40% di umidità residua) con le attrezzature descritte per la fienagione tradizionale. Successivamente la creazione dei microsili può avvenire mediante l'impiego di:

 

·     sacchi di polietilene dello spessore di 0.12-0.15 mm, in cui la balla viene infilata e successivamente chiusa;

·     macchine particolari che provvedono alla fasciatura della balla con un film plastico continuo.

 

La prima soluzione, tuttavia, non ha mai superato la fase sperimentale in quanto di difficile impiego pratico. Di seguito, quindi, ci si riferirà alla tecnica che prevede la fasciatura.

 

Contrariamente a quanto visto per la fienagione in due tempi, i maggiori vantaggi in termini di efficienza di conservazione si hanno con le rotoimballatrici a camera variabile che conseguono una maggiore compressione del foraggio con la più completa eliminazione dell'aria al suo interno. Recentemente sono apparse sul mercato imballatrici equipaggiate di organo di taglio del foraggio, analogo a quello impiegato sui carri autocaricanti, con il quale si raggiunge lo scopo di ottenere un più elevato costipamento del prodotto all'interno della balla oltre che una maggiore facilità di distribuzione al momento dell'apertura del microsilo. Il foraggio viene raccolto a lunghezza tale da non incorrere in problemi in fase di legatura.

 

Successivamente all'imballatura si provvede, in campo  o a punto fisso, alla fasciatura delle balle mediante un adatto film plastico impiegando apposite attrezzature. Queste ultime sono essenzialmente costituite da un telaio sul quale la singola balla - meglio se a sezione assiale quadrata - viene posta con l'asse cilindrico disposto orizzontalmente e fatta ruotare mediante appositi rulli. Nel contempo un apparato fasciatore (fisso o mobile), il cui funzionamento si differenzia a seconda delle diverse ditte costruttrici, provvede ad avvolgere attorno alla medesima il film plastico posto all'uopo in tensione. L'avvolgimento viene effettuato in modo che ad ogni giro della balla il film si sovrapponga parzialmente. Esso risulta completo quando si hanno circa 4 strati di pellicola a garanzia delle condizioni di anaerobiosi all'interno della balla. Per conseguire tale risultato è necessario che il film plastico (polietilene) abbia particolari caratteristiche di resistenza dopo uno stendimento del 30-40%. Inoltre lo stesso deve presentare resistenza ai raggi ultravioletti, il che si è ottenuto con l'aggiunta di additivi a base di carbone (colore nero), benzofenone, chelati al nichel ecc.

 

Completata l'operazione di avvolgimento, il film viene tagliato e la balla viene scaricata al suolo. Non è necessario procedere ad operazioni di saldatura per assicurare la tenuta in quanto la reazione elastica del film mantiene lo stesso  in posizione. Importante è procedere all'esecuzione dell'operazione di fasciatura in stretta successione a quella di imballatura onde evitare l'instaurarsi di fermentazioni anomale  

 

La successiva movimentazione dei microsili, tuttavia, deve avvenire a mezzo di apposite forche con profili molto arrotondati, in modo da evitare lacerazioni nel film di copertura.

 

Per quanto riguarda la densità in sostanza secca delle balle formate essa, con umidità di conservazione comprese fra il 30 e il 45%, varia fra 110-160 e 150-190 kg/m3 rispettivamente.

 

La tecnica tradizionale per il confezionamento degli insilati rimane quella che prevede un loro stoccaggio in sili verticali od orizzontali.

 

Per la raccolta, poiché uno dei requisiti per la buona riuscita dell'insilato è un adeguato costipamento, è da raccomandare l'impiego di raccoglitrincia-caricatrici fra le quali ottimamente si prestano le normali macchine per la raccolta del mais ceroso dotate di apposita testata raccoglitrice.

 

Sono pure utilizzabili i carri autocaricanti dotati di specifico apparato di taglio.

 

Nel caso dell'insilamento in sili, la capacità di lavoro della raccolta è un aspetto fondamentale ancor più che nelle altre tecniche esaminate poiché, analogamente a quanto richiesto anche per gli insilati di mais, il riempimento del silo deve avvenire in un'unica soluzione e nel minor tempo possibile. Ne deriva una grande concentrazione di manodopera in periodi ristretti, al contrario, ad esempio, di quanto previsto nella fienagione in due tempi che viene diluita durante tutta la stagione estiva e dove un unico addetto adempie a tutte le operazioni. Nel caso dell'insilamento, infatti, risultano necessari almeno tre operatori, di cui uno addetto alla trinciatura, uno ai trasporti e il terzo, infine, al costipamento della massa.

 

 

 

 

Rotoimballatrice con sistema per la trinciatura dei foraggi in modo da raggiungere un migliore compattamento che escluda la presenza di aria nella balla da insilare. Il modello è a camera fissa. Meglio operano per realizzare questa tecnica i modelli a camera variabile che conseguono un maggior compattamento

Particolare di un sistema per il taglio del foraggio

Fasciatrice per la formazione dei microsili con film plastico

Differente modello di fasciatrice

Raccogli-trinci-caricatrice semovente con testata specifica al lavoro in raccolta di foraggio prativo pre-appassito

Raccogli-trinci-caricatrice trainata con testata specifica al lavoro in raccolta di foraggio prativo pre-appassito

Falcia-tricnica-caricatrice di piccole dimensioni. Esistono anche modelli portati anteriormente da trattore

Carro autocaricante impiegato nella raccolta di foraggio prativo da insilare. Il foraggio scaricao è molto lungo e potrebbe dare problemi per non sufficiente compattamento. Meglioi l’impiego di macchine con trinciatore a coltelli.

 

 

 

 

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