IMBALLATRICI
Il fieno sfuso
ha bassa densità (60-80 kg/m3) e comporta una scarsa capacità dei rimorchi, una
elevata incidenza tempi di trasporto e notevoli difficoltà di manipolazione in
fase di scarico nel fienile. Questi inconvenienti possono essere ridotti
comprimendo il foraggio in balle, con una densità di 150-350 kg/m3 e un peso di
20 - 40 kg, pertanto facilmente maneggiabili una alla volta dagli addetti (balle
piccole o tradizionali). Per ridurre ulteriormente i tempi di manipolazione,
si possono ancora formare grosse balle da 250 - 1000 kg, che possono essere
movimentate mediante forche portate al caricatore frontale della trattrice.
Per conseguire
questo ultimo obbiettivo vengono utilizzate le raccogli-imballatrici:
1.
tradizionali
2.
cilindriche
3.
per
grosse balle prismatiche
La raccogli -
imballatrice tradizionale forma piccole balle da 20-40 kg. Presenta anteriormente
un pick-up che raccoglie l'andana, e infaldatori a denti o a coclea che lo
spostano lateralmente davanti a una camera di compressione, dove viene
compresso da uno stantuffo operante a 70-90 colpi/min. La densità è regolabile
variando la compressione del canale di uscita mediante molle (una bassa
densità è consigliabile per medica e per ventilazione forzata in fienile). Una ruota
metrica, scorrevole sulla parte superiore della balla, permette di regolarne
la lunghezza azionando, una volta raggiunta la dimensione prefissata, due aghi
curvi; questi portano i fili - già stesi sulle facce orizzontali della balla,
a partire dal lato posteriore - sul lato anteriore in alto, dove vengono
annodati e poi tagliati da un annodatore.
La rotoimballatrice
forma grandi balle cilindriche da 2,5 - 9 q. E' provvista di pick-up e di
camera di compressione cilindrica, delimitata da cinghie, catene con tubi o
rulli. Questa può essere:
- a volume
variabile: le cinghie, inizialmente avvolte su appositi raccoglitori,
comprimono il foraggio costantemente durante la formazione della balla, e si
svolgono man mano che questa si ingrossa. La densità finale è maggiore;
- a volume
costante: il foraggio viene compresso solo una volta che la camera, delimitata
da rulli o cinghie, si sia riempita oltre un certo punto; la densità è minore
soprattutto al centro. Il sistema permette una certa essiccazione in fienile,
ma è soprattutto più semplice costruttivamente.
La legatura è effettuata
con spago, avvolto a spirale attorno alla balla che viene fatta ruotare 20 - 30
volte una volta completata la sua formazione. Ciò comporta una perdita di tempo
dell'ordine del 10-15 % del TU, evitabile ricorrendo all'avvolgimento in rete
di materiale plastico (bastano 2 giri), o con film plastico (che è però troppo
costoso come materiale).
La parte
superiore della camera di compressione è costituita da un portellone che si
apre per lo scarico della balla, azionato da pistoni idraulici. Su questi,
possono essere montati sensori di pressione che segnalano all'operatore il
raggiungimento di una certa compressione e quindi il completamento della balla.
Le imballatrici
per grosse balle prismatiche sono state concepite per ovviare all'inconveniente
principale delle balle cilindriche, che è quello di sfruttare male lo spazio
sui mezzi di trasporto e in fienile. Formano balle da 300-1000 kg, con un
procedimento simile a quello delle piccole imballatrici (ma, per questioni di
spazio, la camera di compressione è in inea con il pick-up e viene alimentata
da un alimentatore a forche all'interno di un canale di precompressione. Sono macchine complesse e molto costose
(circa 8 volte una imballatrice piccola, e 6 volte una rotoimballatrice).
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Per il carico,
trasporto e accatastamento delle balle piccole tradizionali esistono numerose
soluzioni.
Uno scivolo può
essere applicato posteriormente al canale di scarico dell'imballatrice, in
modo che le balle in formazione spingano quelle già formate. Il cantiere opera
in un solo passaggio (trattrice, imballatrice trainata con scivolo, rimorchio
agganciato all'imballatrice) e richiede tre operatori (uno sul trattore, due
sul rimorchio).
Il caricaballe è
un nastro trasportatore, applicabile lateralmente alla trattrice; il cantiere
opera in due passaggi (imballatura e scarico a terra, con un addetto; passaggio
con trattrice, caricaballe, rimorchio con 1 + 2 addetti). E' possibile
caricare alla rinfusa (cioè senza alcun addetto sul rimorchio), ma si riduce la
capacità di carico, e comunque servono poi due addetti in fienile per
l'accatastamento; pertanto questa soluzione non dà vantaggi concreti.
Sia con lo
scivolo, sia con il caricaballe, l'impiego di manodopera per l'imballatura, il
carico, il trasporto e l'accatastamento e dell'ordine di 1,30 ULh/t di fieno.
I rimorchi
caricaballe a carico ordinato (ne esistono anche versioni semoventi) consentono
di eseguire questa operazione con un solo operatore; si distinguono a seconda
che operino lo scarico a balla singola o a catasta.
I rimorchi
caricaballe a balla singola possono essere del tipo a giostra (il caricatore
alimenta un nastro trasportatore disposto a formare una spirale continua sul
carro) o a pianali sovrapposti (vengono
riempiti uno alla volta, poi sollevati a mezzo di funi e carrucole). Lo scarico
avviene invertendo il moto dei trasportatori; l'accatastamento richiede
comunque due operatori ma è più rapido, sicché l'impiego di manodopera totale è
di circa 1 ULh/t.
I rimorchi
caricaballe con scarico a catasta formano prima un pianale di 6 -8 balle, che
viene poi ribaltato di 90° in modo da formare progressivamente una catasta;
questa viene scaricata tutta insieme, con una notevole riduzione dei tempi di
lavoro: 0,4 - 0,5 ULh/t.
I raggruppatori sono
pianali, trainati dietro l'imballatrice, che formano gruppi di 8 - 10 balle e
le scaricano a terra tutte insieme. Si impiegano quindi speciali bracci
caricatori a uncini sia per il carico dei rimorchi, sia per l'accatastamento.
L'impiego di manodopera è di 0,6 - 0,7 ULh/t, ma il sistema è meno costoso del
caricaballe a catasta.
Tutti questi
sistemi sono comunque ormai superati dai cantieri per il carico in grosse
balle, che richiedono un semplice caricatore frontale con pinza, e alcuni
rimorchi, e circa 0,4 - 0,5 ULh/t per le rotoballe, o meno di 0,4 ULh/t per le
grosse balle parallelepipede
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IMMAGINI SUDDIVISE IN TRE
SEZIONI
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Imballatrice
tradizionale per ballette parallelepipede. Il foraggio in andana viene
raccolto dal pick-up, spostato lateralmente dalla coclea, inviato nella
camera di compressione dall’infaldatore, compresso dal movimento alternativo
del pistone, legato dai legatori. La regolazione della densità della balletta
avviene agendo su apposite viti che sono situate in prossimità dello scivolo
finale |
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Imballatrice
tradizionale per ballette parallelepipede. Notare che in questo modello non
esiste la coclea, ma due infaldatori. a)
pick-up b)
pistone compressore c)
scivolo posteriore d)
legatori |
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Rotoimballatrice a
camera fissa con organi di formazione e compressione della balla a cinglie.
Il nocciolo della balla rimane morbido e l’essiccazione in balla di eventuali
foraggio raccolti ad umidità elevata è relativamente facilitata |
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Rotoimballatrice a
camera variabile con organi di formazione e compressione della balla a
cinglie. Il nocciolo della balla risulta compatto. La densità complessiva del
foraggio è quindi superiore. Macchina tendenzialmente adatta ad operare su foraggi grossolani e paglia. |
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Sistema misto. La
balla viene formata inizialmente come se si operasse con una imballatrice a
camera fissa. Successivamente, a partire da un diametro fissato dall’operatore,
entrano in funzione le cinghie che comprimono il foraggio come in una
macchina a camera variabile. Si conseguono così i vantaggi di entrambe le soluzioni
a seconda del prodotto da raccoglie |
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Imballatrice per
grandi balle prisamtiche |
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Cantiere di raccolta e
trasporto di ballette tradizionali basato su due operatori e un braccio per
il sollevamento e carico. E’ una meccanizzazione
molto limitata di questa fase (supera solo il carico a mano sul carro) ed ha
una produttività del lavoro bassa. |
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Carico di balle
parallelepipede tradizionali su carro alla rinfusa mediante lanciatore di balle montato sullo scivolo
della imballatrice. Facile immaginare gli inconvenienti |
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Carro per la raccolta
ordinata di balle e lo scarico a balla singola. Rappresenta il sistema più
avanzato di meccanizzazione per la raccolta delle ballette tradizionali, ma
il carro è molto costoso. |
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L’impiego del
caricatore frontale di diversa forma a seconda della tipologia di balle da
trattare rappresenta la soluzione più diffusa per il carico e lo scarico
delle balle sia cilindriche, sia prismatiche di grandi dimensioni. In questo
caso il caricare è montato su una macchina specializzata per le movimentazioni
dei prodotti aziendali con braccio telescopico, ma soluzioni analoghe, anche
se meno efficienti, si possono realizzare anche con caricatori frontabili
accoppiati a normali trattori agricoli. |
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Processo completo di
carico e raccolta di grandi balle prismatiche a mezzo di un macchine
operatrici studiate allo scopo. Carri per lo scarico in catasta, come quello
in figura, sono disponibili sia per le ballette tradizionali che per quelle
cilindriche |
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Imballatrice per
grandi balle prismatiche con raggruppatore delle balle incorporato nella
macchina base. |
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