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 RACCOLTA POMODORO DA INDUSTRIA

  Il pomodoro da industria si coltiva a file distanti 1,5 m, semplici (50-60 t/ha) o binate (35-40 cm fra le bine: 80-100 t/ha). Occorrono da 80 a 230 ULh/ha, più 350-750 ULh/ha (70-80 % del to­tale) per la raccolta manuale (produttività della manodopera 60-150 kg/h/UL). La raccolta mecca­nica richiede invece 100-120 ULh/ha, quindi si passa da 430-1000 a 180-350 h/ha e l'impiego complessivo di manodopera si riduce del 55-65 %.

Le cultivar di pomo­doro da industria adatte alla raccolta meccanica devono:

-   avere maturazione (pressoché) contempora­nea di tutte le bacche;

-  avere portamento eretto (perché i frutti non si sporchino di terra) e sviluppo contenuto (per non ingolfare le macchi­ne);

- avere frutti resistenti agli urti e alla sovra­maturazione (conservando colore, consistenza ecc.);

-  avere bacche di facile distacco.

Dato che la maturazione è concentrata in un periodo ristretto, il periodo utile è corto e le mac­chine si usano poco; bisogna perciò programmare con diverse varietà ecc.  

Le macchine  sono a cantieri riuniti e operano nelle seguenti fasi:

- taglio e raccolta;

- distacco delle bacche e loro separazione dal verde;

- cernita e pulizia (a bordo);

- scarico continuo su rimorchio a fianco;

- trasporto all'industria.

La testata è provvista di apparato di taglio di diverso tipo con aspi, pet­tini o spazzole per favorire il convogliamento. Se­gue un nastro trasportatore in tondino, che serve anche a eliminare la terra. Si hanno problemi:

- in terreni sassosi (danni alla macchina, ai pomodori);

- in terreni argillosi se bagnati (importante quindi la sistemazione, per farli scolare bene, al­trimenti si raccoglie terra - fino al 6 % del totale raccolto -, il prodotto si sporca, la macchina si in­golfa, la cernita è difficoltosa). Quasi gli stessi problemi se ci sono molte malerbe. In genere si raccoglie quasi tutto (perdite da 0 a 4 %).

L'apparato di distacco e separazione può essere:

- a elementi longitudinali su alberi a gomito (tipo scuotipaglia);

- a catene parallele a moto alternativo con denti elastici;

- rotativo: tamburo cilindrico rotante a 20-30 n/min, con denti metallici, fissati con anelli di gomma per elasticizzarli, vibranti ad alta frequenza regolabile con motore idraulico; le bacche staccate cadono attraverso una griglia inferiore, il verde po­steriormente; è il sistema più delicato.

Le bacche sono convogliate con nastri tra­sportatori (in genere rivestiti in gomma) sotto un ventilatore (per aspirare foglie ecc.) e poi al piano di cernita con 4-10 addetti, quindi al rimorchio. Esistono sistemi di selezione ottica con sistema di illuminazione (lampade), di selezione (fotosensori), di scarto (sposta il pomodoro verde o le impurità prima che cadano sul nastro successivo); esistono da molti anni ma non sono generali, quindi pro­babilmente hanno problemi (in effetti, agevolano solo la separazione delle bacche verdi, non di quelle marce o rotte).

Normalmente un 2-5 % delle bacche sono danneggiate dalla macchina; inoltre il 5-15 % pos­sono essere marce, e un 5-10 % sono verdi (ovviamente è molto variabile). Con la cernita si eliminano quasi tutte le verdi e 2/3 delle marce e rotte.

 

Raccoglitrice di pomodoro semovente

   

 

Particolare della testata di raccolta

Pariticolare del sistema di cernita elettronico